Manuale vene varicose

La diagnosi

Varici venose non safeniche
Molti pazienti consultano il medico per vari sintomi soggettivi alle gambe, altri chiedono il parere medico per varicosità più o meno visibili magari raramente fastidiose , in altri casi le varici vengono scoperte occasionalmente.
Generalmente un’accurata visita medica è in grado di confermare la presenza o meno di un problema di tipo venoso e di confermare la diagnosi. Infatti nella maggioranza dei casi la diagnosi è effettuabile già attraverso un'accurata ispezione e palpazione.








Varici venose lungo il territorio della vena piccola safena
La palpazione fa meglio apprezzare le varici che non sono sempre evidenti nel tessuto sottocutaneo, specie in presenza di obesità e cellulite. Inoltre permette, soprattutto in mani esperte di evidenziare i reflussi patologici delle principali vene superficiali degli arti inferiori (osti safeno-femorali e safeno-poplite ed alcune vene comunicanti insufficienti), in pratica riconoscendo la presenza di valvole venose non più funzionanti.















Varici venose associate a teleangiectasie
La prova di Rima, medico ticinese dell'Armata napoleonica, è il test più vecchio e comunemente più impiegato. La sua esecuzione è semplice: dopo aver posto il paziente in posizione supina, l'arto in esame viene elevato, con svuotamento spontaneo o mediante massaggio delle vene superficiali . Si applica quindi un laccio elastico alla radice dell'arto e infine si osserva la direzione e il tempo di riempimento delle varici dopo aver fatto rimettere in piedi il paziente e trenta secondi dopo aver tolto la compressione.


Sono necessari esami strumentali?
Le indagini strumentali usate nei pazienti con malattia venosa cronica sono principalmente quelle basate sull'uso di ultrasuoni, come il pocket Doppler e l'ecografia vascolare ( ecocolorDoppler venoso). Sono indagini innocue, non invasive e facilmente ripetibili ma non per questo è giustificato un loro uso scorretto.





Varici venose alla gamba
La diagnosi di malattia venosa alle gambe è generalmente basata sulla visita da parte del medico.
La prescrizione di un’indagine strumentale dovrebbe essere decisa dallo specialista dopo un’adeguata visita medica. L’unica eccezione potrebbe essere la conduzione della visita medica con l’ausilio di uno strumento portatile, il pocket Doppler; questo strumento è sostanzialmente costituto da una sonda ad ultrasuoni, di solito a forma di matita, la quale viene appoggiata sulla pelle sovrastante la vena che si vuole esaminare e dopo aver applicato una piccola quantità di gel acquoso, la cui funzione è quella di facilitare la trasmissione degli ultrasuoni nei tessuti dell’arto. L’esame è innocuo e consente di definire meglio l’insufficienza venosa da reflusso del sangue nelle vene malate.
Un'indagine strumentale più approfondita può essere ovviamente richiesta dallo specialista ogniqualvolta ritiene opportuno prescriverla, per ottenere ulteriori informazioni sullo stato del sistema venoso alle gambe. In questi casi i pazienti vengono di solito sottoposti ad un ecografia venosa della o delle gambe (ecocolorDoppler venoso). L'indagine condivide con il pocket Doppler l'uso diagnostico degli ultrasuoni e rispetto a questo è in grado di identificare e studiare in dettaglio le principali vene superficiali e profonde degli arti, compresi alcuni sistemi venosi talora importanti detti delle vene comunicati o perforanti. E' dunque un'indagine piuttosto sofisticata che deve essere chiesta da un medico, meglio se specialista e solo quando è veramente necessaria, deve essere eseguita da un esaminatore esperto e in alcuni casi può essere particolarmente lunga; richiede inoltre, sopratutto quando l'esame delle vene insufficienti è globale, la collaborazione dei pazienti che devono assumere delle particolari posizioni per ottimizzare la corretta interpretazione delle immagini.
EcocolorDoppler venoso arti inferiori
In generale le circostanze più comuni che spingono il medico a richiedere un ecocolorDoppler venoso sono le seguenti: quando la sola visita non consente di escludere con sufficiente chiarezza la presenza di una malattia venosa cronica oppure quando l'esame clinico è pressochè normale ma durante la visita sono emersi significativi elementi di sospetto; quando il medico sospetta una complicazione, come l'ostruzione di una vena superficiale o profonda: in questo caso l'ecografista potrebbe anche usare un'ecografia più rapida e semplice, mirata alla ricerca dell'ostruzione; quando la malattia è ben nota ed esiste una specifica indicazione a trattare le vene malate con la chirurgia o altre tecniche di tipo non chirurgico, come i vari tipi di scleroterapia: in questi casi l'esame, molto lungo, è utile per escludere problemi che potrebbero impedire le cure e per aiutare il chirurgo o il medico a costruire una vera e propria mappa delle vene.
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